Se usata su larga scala fa risparmiare i sistemi sanitari
La cosiddetta 'profilassi pre esposizione' o Prep, che consiste nel dare ai gruppi ad alto rischio i farmaci anti Hiv per proteggerli dalle infezioni, potrebbe ridurre di un quarto i nuovi casi e, sul lungo periodo, essere una fonte di risparmi per i servizi sanitarti. Lo afferma uno studio, fatto sui dati britannici, pubblicato da Lancet Infectious Diseases. La Prep, affermano alcuni studi, se usata correttamente è in grado di diminuire il rischio di contagio dell'86%, tanto che sia l'Oms che diversi esperti la indicano tra le armi a disposizione per limitare la pandemia in corso. Alcuni paesi, tra cui Francia, Canada e Australia, l'hanno messa a disposizione gratuitamente.
I ricercatori dell'University College di Londra hanno elaborato un modello matematico per valutare il costo efficacia del farmaco, focalizzandosi sul gruppo più a rischio degli uomini che hanno rapporti omosessuali. Secondo lo studio, che ha come primo autore l'italiana Valentina Cambiano, la Prep potrebbe evitare un quarto dei nuovi contagi. All'inizio la sua adozione sarebbe un costo, per via del prezzo dei farmaci, che pian piano verrebbe compensato dai risparmi dovuti ai minori pazienti. "Se fosse introdotta in Gran Bretagna - concludono gli autori -, potrebbe far risparmiare un miliardo di sterline al paese dopo 40 anni, e i risparmi potrebbero essere ancora maggiori per effetto della scadenza del brevetto dei farmaci in Europa".
fonte: ansa
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications e potrebbe dare una speranza anche per la cura dei tumori
Sono oltre 84 milioni le persone che si sono infettate con l'Hiv, di cui quasi la metà morte per complicanze dell'Aids. È lo scenario della peste del secolo descritto da Alessandro Aiuti e Annamaria Zaccheddu
Una possibilità, questa, accessibile solo al 50 per cento o anche meno dei pazienti
Mandelli: "Come ricordato dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2021 le nuove diagnosi sono state 1.770, e sebbene siano in calo rispetto agli anni precedenti, ancora troppe persone, ben il 63%, scoprono l'infezione quando questa è già in fase avanza
Al momento, il virus sta causando una crescita di contagi soprattutto nella Repubblica Democratica del Congo
Rimosse 5 combinazioni e aggiunte 4 nuove combinazioni di patogeni resistenti agli antibiotici
Lo rivela lo studio, pubblicato su Cardiovascular Research, condotto dai ricercatori dell'Irccs San Raffaele di Roma con l'Università di Roma La Sapienza e l'Università di Napoli Federico II
La preoccupazione dei ricercatori riguarda soprattutto la quantità e tempestività della raccolta dei dati da parte delle autorità e la trasparenza con cui vengono diffusi ai cittadini e alla comunità scientifica
Scotti: Il problema è che questa figura potrebbe nel breve tempo non esistere più per milioni di persone e infine scomparire se non si risolverà l’emergenza della carenza che si sta progressivamente estendendo in tutto il Paese
Usava il ricettario del Ssn anche per i pazienti che assisteva in libera professione
"Gli effetti dei cambiamenti climatici sono drammaticamente evidenti"
Secondo i dati del Rapporto Horizon Scanning di Aifa, sono stati autorizzati 89 nuovi medicinali, di cui 48 contenenti nuove sostanze attive, 8 biosimilari, 23 equivalenti e 10 tra medicinali ibridi
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